Mafaldida & il matrimonio con il vestito bianco e affini.

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Il matrimonio è il rapporto di convivenza dell’uomo e della donna in accordo con la prassi civile. Ecco Mafaldida la vede leggermente in maniera diversa.

matrimonioma ·tri·mò·nio/ sostantivo maschile

Rapporto di convivenza dell’uomo e della donna in accordo con la prassi civile, ed eventualmente religiosa, volto a garantire la sussistenza morale, sociale e giuridica della famiglia.

OrigineDal lat. matrimonium, der. di mater matris ‘madre’ •sec. XIII.

Come si legge nel vocabolario quando si cerca la parola “matrimonio” è un rapporto di convivenza dell’uomo e della donna in accordo con la prassi civile, ed eventualmente religiosa, volto a garantire la sussistenza morale, sociale e giuridica della famiglia.

  • In diritto, l’atto che determina lo stato coniugale sulla base del consenso dei nubendi: m. civile, religioso; l’istituto del m.; il sacramento del m.
  • Fare un buon matrimonio, fare un matrimonio prestigioso, vantaggioso socialmente o economicamente.
  • Matrimonio di convenienza, contratto per calcolo e non per amore.
  • Il rito, laico o religioso, con cui viene sancito questo rapporto.”pubblicazione”

mafaldida-matrimonio-01

 

Ecco. Intorno a me, in primis sulla mia Timeline vedo fioccare vestiti bianchi a non finire, in maniera proporzionale solo alle panze…quando le vedo sono felice per loro, ma nel mio retrocanio fa capolinea un pizzico di invidia perchè io quello non lo vivrò mai. No anzi, non è che non lo potrò mai vivere, ma non lo potrò vivere mai più con la spensiaratezza che leggo nei loro occhi. Io una convivenza già l’ho avuta. A 30 anni (suonati) già so cosa vuol dire costruire la “tua&sua=vostra” casa e poi smontarla. Rinchiudere tutto in scatoloni e dividersi lenzuola, piatti e asciugamani. Nulla di catostrifico. Vai da ikea e si ricompra tutto. Ma quello che non potrai mai più ricomprare è la leggerezza, l’illusione che sia per sempre e la spensiaratezza della PRIMA VOLTA. Quando ho fatto baracche e burattini per andare a vivere con lui i miei me lo avevano detto: “Te ne pentirai”. Si è vero. mi sono pentita. Ma mettiamo i puntini sulle i. Non mi sono pentita di D. e delle scelte che ho fatto, ma del semplice fatto che la mia prima volta sia già passata e non tornerà mai più. Io oggi attribuisco un minor valore alla parola “andiamo a vivere insieme”, “dormiamo insieme”. Lo voglio fare subito. Non voglio aspettare inutilmente. Voglio capire se vale la pena passare il tempo con te. Stare bene, che non vuol dire solo ridere, ma soprattutto chiaccherare alle 2 di notte, con l’indomani un’altra giornata di lavoro, fissare il soffitto, raccontarsi, farsi scendere le lacrime, quelle fastidiose che ti entrano nelle orecchie, per poi addormentarsi abbracciati con il cuore un grammo più leggero. Voglio qualcuno che mi lasci dormire la mattina 5 mminuti in più e mi faccia trovare il caffè fatto. Voglio un tipo che quando parlo mi dia l’impressione che mi ascolti, sia attento, mi studi ed anche mi giudichi…che mi aiuti a crescere. Che quando faccio puttanate me lo dica.
Ecco tutto questo è quello che mi porta a dire che io un matrimonio tradizionale col vestito bianco non lo avrò mai, anche se sotto sotto in parte lo vorrei ed in parte no. A volte vorrei essere diversa da quella che sono. Vorrei un matrimonio senza parenti. Solo amici. Altre volte no. Vorrei la mia famiglia, quella che negli anni mi sono creata, scelta e coltivata: i miei amici. Ma anche qui le cose si stanno evolvendo, come giusto che sia. Piano piano le loro relazioni si evolvono e consolidano, e il posticino per giulia diminuisce. Questo non vuol dire essere egoiste o principessine, ma semplicemente ammettere i propri limiti. Il mio limite: la mia paura più grande. Avere paura di non riuscire a cavarmela da sola. Io me la sono sempre cavata da sola: apparentemtente. Perchè in realtà ho sempre avuto quelle 4persone fisse nella mia vita, su cui so di poter contare. Ma negli anni la loro disponibilità è cambiata. Giustamente. Se a 18anni li potevi chiamare quando volevi, anche alle 5 della mattina e loro ti rispondevano. Ora forse non ti rispondono perchè dormono, il bambino dorme, lui/lei dormono. Se a 18anni organizzavi all’ultimo le vacanze ora devi fare i conti con i piani ferie di lui/lei e della sua famiglia e poi dopo può essere che il tuo amico ha un pomeriggio libero. Quindi ora, dopo 7anni di storia, dove D. è sempre stato il mio punto di riferimento, devo imparare a farne totalmente a meno. E’ vero che sia a roma, che bcn che a parma ho amici che mi vogliono bene e che ci sono, ma non possono sostituirlo, e non è neanche giusto cercare un marito solo come 118 della mia vita. E questo il motivo per cui quando mi capitano dei momenti speciali con le persone li vivo sino in fondo perchè non ho più l’illusione che è sicuro che si ripetano.
Ed è lo stesso motivo per cui non mi voglio sposare. Perchè la sussistenza morale, sociale ed economica non me lo garantisce un vestito bianco, ma solo le notti passate insieme a raccontarsi e addormentati abbracciati.
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La siesta di Godoy – Botero

Mafaldida
Mafaldida
sono la giulia costa che nel web si aggira per i vicoli digitali col nome mafaldida.